Menorca 2006

 E’ da tanto che la mia famiglia ed io aspettavamo una vacanza così abbiamo prenotato questo pacchetto che coprendeva volo, soggiorno in appartamento e auto a noleggio e il 28 maggio siamo partiti per Menorca. Già dall’aereo si capiva che l’isola aveva molto da offrire, soprattutto in termini di paesaggio. Una volta atterrati all’aeroporto di Mahon ( o Maò ) e sbrigate le ultime formalità ci siamo diretti alla nostra destinazione: Son Bou: una località turistica posta sulla costa sud dell’isola.

 

Son Bou è la spiaggia più lunga dell’isola con i suoi 5 Km di sabbia fine e chiara e un mare cristallino la cui profondità aumenta lentamente. Alle spalle della spiaggia si trova una riserva naturale protetta impenetrabile aquitrinosa. Si possono osservare estesi canneti e gruppi di alberi tipicamente mediterranei. L’unico sito archeologico presente a Son Bou sono i resti di una basilica paleocristiana del V secolo D.C.

la “lunga” spiaggia con le nuvole

il mare e la sabbia di Son Bou

vista notturna di Son Bou con l’hotel “Sol Milanos Pinguinos”

i resti della basilica paleocristiana. Sul fondo il fonte battesimale ricavato da un unico blocco di pietra

alle spalle della spiaggia il panorama è questo: dune di sabbia che nascondono la riserva naturale. Sulle collinette sullo sfondo si notano le case del centro abitato.

Il giorno seguente abbiamo deciso di fare un’ecursione a nord passando per Es Mercadal . Qui abbiamo fatto una breve deviazione ed abbiamo raggiunto la cima del “monte” più alto dell’isola: El Toro ( 350m s.l.m.) dal quale si può ammirare un panorama incantevole dell’entroterra e della costa settentrionale. Da visitare a El Toro anche il Santuario.

Scesi dal monte abbiamo proseguito in direzione nord verso il paesino di Fornells, situato sulla sinistra di una baia caratterizzata da un’acqua limpidissima perfino nel porto. Fornells è un tipico paese di pescatori e sul lungomare sono presenti numerosi ristoranti che offrono le specialità dell’isola a base di pesce pescato in loco.

il Santuario in cima al monte El Toro

panoramica della costa nord dalla strada che porta al monte El Toro. Sulla sinistra si nota il promontorio di Cap de Cavalleria e Cala Tirant. Sulla destra l’abitato di Fornells con la relativa baia.

4 foto di Fornells. In quella in basso a destra l’imbocco della baia ( Sa Selleta )

Il 30 maggio siamo partiti alla volta di Cala Binibeca, una piccola spiaggia situata a sud di Mahon. Mare incantevole, sabbia fine, peccato che il vento molto forte rendesse impossibile restare in spiaggia, a causa della sabbia che volava. Abbiamo così deciso di visitare il paese di Binibeca, a 2 Km dalla spiaggia: un agglomerato di case bianche ( perfino i tetti sono intonacati di bianco ) il cui centro è caratterizzato da vicoletti angusti che separano le case vicinissime. Un paese di case di pescatori molto tranquillo ed ospitale. Lasciato Binibeca, ci siamo diretti a Mahon, per una breve visita, abbiamo lasciato l’auto vicino al porto ed abbiamo raggiunto il centro percorrendo un’ampia scalinata che porta direttamente a Plaça Espanya. Da qui si può ammirare il Duomo e la piazza con i suoi edifici di impronta inglese. Noi abbiamo visitato e consigliamo di visitare il variopinto mercato del pesce,  con una vasta scelta di pesce appena pescato.

la spiaggia di Cala Binibeca da due angolature

un’insenatura nella roccia a Cala Binibeca

<- Binibeca: le case del centro

Binibeca: un vicolo  ->

Binibeca: vista del porticciolo

Mahon: Plaça Espanya dal Duomo

Mahon: il mercato del pesce

Nel pomeriggio abbiamo fatto una puntata a Cala en Porter, una delle tante spiagge da sogno dell’isola, situata sulla costa sud a metà strada tra Son Bou e Binibeca. Questa spiaggia è delimitata ai lati da due ripide pareti rocciose, sulla sommità di una si trova il centro abitato di Cala en Porter.
Poco distante dal paese si trova una località, Coves d’en Xoroi, caratteristica per le numerose grotte che penetrano nella ripidissima scogliera a picco sul mare. Questa serie di grotte sono state “convertite” in una discoteca aperta dal pomeriggio (con tranquilla musica d’ambiente, ideale per un aperitivo) fino a notte fonda (ideale per i più nottambuli, con musica dance). La vista di cui si può godere da questa serie di “balconi” sul mare è impressionante e lascia senza respiro: sicuramente uno dei posti dell’isola che più ci ha colpito!

Cala en Porter

parte delle gradinate che conducono alle grotte della discoteca

Il giorno successivo, approfittando del brutto tempo, ci siamo diretti a Ciutadella, la città all’estremo opposto dell’isola rispetto a Mahon. Questa città è stata a lungo la capitale dell’isola, e vale la pena di essere visitata. Ammirando gli edifici si può intuire il passato travagliato dell’isola, con il susseguirsi di occupazioni. Si notano infatti edifici di stile arabo, altri di stile inglese, francese e naturalmente spagnolo. Notevole a Ciutadella la Cattedrale di Menorca, di stile gotico, eretta nel XIV secolo sulle rovine di una moschea.
Scappando dalla pioggia battente ci siamo diretti a nord per osservare il faro di Punta Nati. La strada per arrivarci è molto stretta, delimitata, come la maggior parte delle strade secondarie dell’isola, da insidiosi muretti di pietra. E’ stato calcolato che lo sviluppo dei numerosissimi muretti di pietra, che delimitano gli appezzamentio di terra dell’isola, supera i 15000 Km!

Far de Punta Nati

Cala en Porter

vista sul mare dalle Coves d’en Xoroi

terrazze sul mare alle Coves d’en Xoroi

Ciutadella: il Municipio (???) e l’obelisco

Ciutadella: un mulino a vento trasformato in bar

resti archeologici e i caratteristici muretti in pietra

Nel pomeriggio abbiamo visitato la città di Alaior, 6 Km a nord di Son Bou, mentre per cena siamo andati in un ristorante a nord di Mahon, a Cala Mesquida, approfittandone così per visitare una parte della costa rocciosa e frastagliata a nord est. Il caratteristico ristorante nel quale siamo stati: Cap Roig merita una visita, almeno per la spettacolare vista sul mare, che quel giorno era molto agitato. Un ristorante senza pretese, ma pulito, veloce nel servizio e dove abbiamo mangiato paella de pescado e bevuto sangria ad un prezzo giusto.

Mahon vista dalla parte opposta del porto

scorci di Alaior

Cala es Murtar: il mare

Cala es Murtar: il paesino

la baia di Cala es Murtar

il mare dall’abitato di Cala es Mesquida

una casa sul mare a Cala es Mesquida

la spiaggia vicino a Cala es Mesquida

il ristorante “Cap Roig”

vista di Cala es Mesquida dalla scogliera

la fantastica paella preparata dal cuoco del “Cap Roig”

 Cala es Mesquida al tramonto presa dalle vetrate del ristorante

All'indomani di una giornata di relax trascorsa in spiaggia a Son Bou, abbiamo visitato il sito archeologico di Torralba a metà strada tra Alaior e Cala en Porter. E' un insediamento preistorico della civiltà toloiotica, la popolazione che occupava originariamente l'isola fino all'arrivo dei colonizzatori romani. Questo insediamento è datato tra il 1000 A.C. e l’epoca romana. Molto interessante è la Taula de Torralba, una struttura megalitica formata da due pietre squadrate disposte l'una sull'altra come una grande 'T'. La taula è inserita al centro dei resti di una struttura a forma di ferro di cavallo con colonne e cappelle laterali che sembra avesse la funzione di un tempio. Notevoli in questo sito archeologico i resti di altri edifici quali abitazioni, mura di difesa, aree per riunioni e celebrazioni tribali e tombe scavate nella roccia. Ricavati dalla roccia anche un sistema di canali e serbatoi atti a raccogliere le acque piovane per l'uso quotidiano.

il grande Talaiot a Torralba

la caratteristica Taula de Torralba

cava di pietra “marès”

un pozzo a Torralba

Lasciata Torralba, la cui visita può durare dalla mezz'ora all'ora e mezza a seconda del livello di approfondimento, ci siamo diretti a sud di Mahon, a Es Castell, dove abbiamo visitato il Museo Militare, che racconta la storia militare di Menorca. Proseguendo verso sud ci siamo trovati sulla costa opposta a quella dove si trova la fortezza della Mola. La Mola è stata fatta costruire dalla regina Isabella II a metà del XIX secolo per difendere il porto di Mahon, ed è uno dei più grandi esempi di architettura militare di quel secolo. La visita guidata alla fortezza dura circa 2 ore

il Museo Militare di Menorca a Es Castell

un deposito per conservare gli alimenti

La Mola vista dalla costa opposta

Nel pomeriggio abbiamo puntato ancora in direzione nord verso Fornells, deviando però a sinistra per raggiungere Cap de Cavalleria con il famoso faro. La strada stretta e delimitata dai soliti muretti di pietra, e conduce alla scogliera a picco caratteristica della costa nord. Arrivati ad un certo punto ci si trova davanti ad un cancello che va aperto per completare l'ultimo chilometro che porta al faro. Credo che il cancello sia stato messo per non far scappare le capre che pascolano nella zona del faro. Lo spettacolo di cui si può godere da Cap de Cavalleria è unico! Il mare agitato che si infrange sugli scogli, la roccia rossa che affiora dal terreno e l'edificio bianco candido del faro contrastano con il cielo azzurro e limpidissimo che ha caratterizzato questo pomeriggio.

la costa nord di Menorca con la tipica terra rossa

la costa nord di Menorca nei pressi di Cap de Cavalleria

il Far de Cavalleria

vista da Cap de Cavalleria verso sud: a sinistra l’abitato di Platges de Fornells, a destra la costa nord-ovest

Cala Viola de Ponent, vicino a Cap de Cavalleria

ancora la costa e sullo sfondo Platges de Fornells

Nel complesso è stata una vacanza stupenda, nonostante per due giorni ci sia stato un tempo non proprio compatibile con la "vita da spiaggia". Ne abbiamo approfittato per visitare luoghi di interesse storico e culturale dell'isola, che sotto questo punto di vista ha molto da offrire.

L'isola è molto pulita ed ordinata, la popolazione è molto cordiale e disponibile, lo spagnolo si capisce bene, e in caso contrario molti parlano inglese, tedesco e francese.

Consiglio a tutti di noleggiare una piccola auto per poter esplorare Menorca, perchè con uno scooter non sarebbe proponibile ( è un'isola piccola, ma non così piccola ). I parcheggi sono abbondanti anche nelle grandi città, e almeno quelli a pagamento si trovano facilmente ( da 0.60 a 1 euro l'ora ) delimitati dalle solite strisce blu. Attenzione alla polizia e alla guardia civile: essendo quasi assente la criminalità sull'isola, le forze dell'ordine hanno molto tempo da dedicare agli automobilisti ( divieti di sosta, eccessi di velocità, guida in stato di ebbrezza ) e sembra che pretendano il pagamento immediato della contravvenzione.

I trasporti pubblici sono presenti ( autobus ), ma non avendoli mai usati non so come sono.
Per quanto riguarda la gastronomia consiglio naturalmente il pesce pescato fresco proprio nelle acque circostanti Menorca. Il "piatto tipico" è la Caldereta de Langosta, che è una zuppa di aragosta che va preparata e lasciata riposare per un giorno prima di gustarla, in modo da esaltare il sapore della zuppa. Quasi tutti i ristoranti di Menorca propongono la Caldereta, a noi hanno consigliato un ristorante nel centro di Fornells. Consiglio anche la paella de pescado, o le grigliate di pesce, molluschi e crostacei. Inaspettata anche la varietà e l'ottima qualità di formaggi tipici di Menorca, derivante dall'allevamento di bovini esteso a tutta l'isola.

I prodotti tipici sono invece terracotte e ceramiche decorative e capi e calzature in pelle (famose in tutto il mondo le ciabatte zapetas).

I supermercati e i negozi in genere fanno orario continuato durante il periodo estivo, si trovano un po' ovunque sull'isola e i prezzi sono allineati a quelli italiani. Anche l'offerta di prodotti è molto simile a quella che si trova da noi.

I musei e i siti archeologici aprono tardi e chiudono tardi ( ad esempio a Torralba durante la settimana dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20 ), meglio informarsi sugli orari per pianificare la visita.

Spero in un futuro non troppo lontano di poter ritornare per completare la visita dell'isola. Mi è spiaciuto non aver potuto vedere la costa sud-occidentale con le sue fantastiche spiagge ( tra tutte Cala Macarella e Cala Macarelleta) e gli altri numerosi siti archeologici sparsi sull'isola ( la Naveta de ibojioi e Torre d'en Galmes ). A tutti quelli che partiranno per visitare Menorca: Buona vacanza!!!

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